—– Original Message —–
From: Alessandro Molinari
To: gabibbo@mediaset.it ; presidenza@andinazionale.it
Sent: Wednesday, October 10, 2012 11:21 AM
Subject: Riflessione professionale
alla cortese att.ne Striscia la Notizia
co. Mediaset
per conoscenza alla Presidenza nazionale ANDI
Innanzitutto grazie per il vostro contributo negli anni alla salvaguardia della professione odontoiatrica contro l’abusivismo.
Con quanto fatto avete aiutato molti pazienti ad evitare problemi di salute in campo odontoiatrico come in altre specialità.
Il vostro lavoro di ricerca e analisi dei problemi medico-sociali è un servizio che apprezzo e proprio per questo sono rimasto basito dalla superficialità con cui avete affrontato la questine dell’odontoiatria nei paesi confinanti….Croazie ecc,
Il messaggio che avete dato lo possiamo sintetizzare in un invito ad andare all’estero per spendere meno e perdere poco tempo per le cure.
Il nostro Presidente ha risposto con diplomazia ma al pubblico occorre parlare in modo diretto e pratico per dare la possibilità di riflettere a decidere sulla propria salute .
Dal punto di vista clinico distinguiamo 3 aspetti terapeutici che riguardano la nostra “bocca”
1- la conservativa cioe’ le cure delle carie
2- la protesica cioe’ il ripristino dei denti con materiali sintetici di realizzazione odontotecnica ….corone ecc.
3- la parodontologia e implantologia ovvero la cura di cio’ che circonda il dente, gengiva ,legamento, osso,ecc. e cio’ che lo sostituisce a partire dalla radice cioe’ l’impianto.
In una o due giornate sicuramente possiamo curare in modo definitivo il primo punto cioe’ le carie ma non di certo il punto 2 e 3 .
Mi spiego ; una corona definitiva cioe’ garantita negli anni anche da un punto di vista medico legale necessita di passaggi tecnici il cui presupposto è la stabilita’ dei tessuti biologici e questo NON avviene in 24 ore -non entro nello specifico per non tediarvi ma esistono bibbliografie innumerevoli a sostegno della scientificita’ di quanto affermo
Ma parliamo del punto 3 ;
proprio il giorno 6 ottobre a Bologna presso l’ateneo di Odontoiatria si è parlato di Rigenerazione ossea a scopo implanto-protesico e in sintesi si è fatto il punto sullo stato dell’arte attuale, ed emerge come la tecniche chirurgiche sempre piu’ raffinate e poco invasive permettono di ottenere risultati d’ecellenza e predicibili ma il fattore tempo resta .
Infatti se in un paio di mesi otteniamo una rigenerazione , solo dopo alcuni mesi si ha una maturazione dei tessuti e stabilita’ di quanto realizzato con l’implantologia.
Concludendo in 1 o 2 o 10 giorni non abbiamo la possibilità di avere un lavoro definitivo poiche’ la fase di guarigione è ancora in atto .
In alcuni casi ai nostri pazienti togliamo i denti, facciamo chirurgia rigenerativa e mettiamo impianti ma i supporti protesici immediati sono un passaggio della fase terapeutica sucessiva e che prevede nell’immediato controlli a breve medio lungo termine.
Nel 1994 si è iniziato con l’applicazione di concetti biologici nella rigenerazione ossea a scopo implantare, ad oggi con l’ingegneria tissutale siamo arrivati ad ottimi risultati applicabili nel quotidiano lavoro in studio, ma i tempi fisilogici per le guarigioni sono una ‘conditio sine qua non’ .
Quindi non diamo facili illusioni alla gente di strada del tipo tutto subito e veloce.
Un piccolo riferimento lo farei alla vostra propaganda estera a favore dei lavoratori-dentisti croati ecc. a svantaggio dei nostri giovani laureati…..propri in questi momenti di disoccupazione quando D. DellaValle invita Marchionne a far lavorare le maestranze nazionali….
Stimando la vostra Equipe di professionisti e rappresentati sullo schermo da una persona simpatica. Ezio Greggio , molto impegnato per importanti questioni culturali e addentro alle realta quotidiane piu’ di quanto la gente immagina, mi domando quale motivazione vi ha indotti a trasmettere la questione di cui abbiamo parlato.
Preferisco considerarlo un semplice errore perche’ solo chi non lavora non sbaglia e cosi evito di entrare in analisi poco piacevoli quanto deludenti.
Perdonate lo sfogo ma avevo 10 anni quando ho deciso di fare il dentista, oggi ne ho 50 e vorrei difendere i futuri dentisti per non perdere l’entusiasmo per una professione che giustamente si sta adeguando ai tempi e alle esigenze sociali.
Alessandro Dott. Molinari