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Sedazione

Quando il paziente non presenta caratteri che aumentano il rischio operatorio la presenza dell’anestesista non è necessaria ma può essere estremamente utile sia all’operatore che, soprattutto, al paziente stesso.

La sedazione che l’anestesista può effettuare in questi casi rappresenta un comfort importante per il paziente, favorendo il rilassamento, una sorta di estraneità all’ambiente, minor ricordo del vissuto e un’alterazione del passare del tempo.

Il farmaco più comunemente utilizzato è il midazolam, una benzodiazepina di ultima generazione, che consente di vivere l’esperienza con più serenità. Viene somministrata per via endovenosa prima dell’anestesia locale e successivamente durante tutto l’intervento.

 

Lettera dell’ anestesista ai pazienti

Gentile Paziente

 

oggi sarà sottoposta/o a un intervento chirurgico, in condizioni di sedazione cosciente eseguita da un medico specialista in anestesia e rianimazioneQuesta tecnica permette di alterare leggermente la percezione del tempo e di avere un ricordo sfumato delle procedure messe in atto, per vivere l’esperienza con maggiore serenità.

L’anestesia vera e propria è assicurata da un anestetico locale a varia diluizione (ciò dipende dall’intervento) della famiglia che Lei avrà probabilmente già sperimentato in passato (per esempio dal dentista). In realtà l’intervento potrebbe essere eseguito in anestesia locale “pura”. La sedazione permette di vivere l’intervento in modo più rilassato, eliminando l’ansia che spesso si presenta prima dell’intervento stesso. 

 Il livello di sedazione deve essere sufficiente e mai eccessivo per avere comunque una collaborazione da parte Sua. Da qui nasce il termine “sedazione cosciente“, che serve essenzialmente a diminuire l’ansia e lo stress, ad avere un ricordo più sfumato: in poche parole, a dare un maggiore comfort.

Attraverso un piccolo ago endovenoso, Le verrà somministrata una benzodiazepina di ultima generazione prima dell’anestesia locale in modo da diminuire o annullare il fastidio che si può creare. Nel corso dell’intervento potranno essere somministrati boli subentranti di questo farmaco associati ad antinffiammatori-analgesici per iniziare precocemente il trattamento del dolore postoperatorio, che in modo variabile potrebbe presentarsi dopo l’intervento. 

Sia durante quest’ultimo che nell’immediato postoperatorio Lei sarà tenuta/o sotto sorveglianza da parte dell’anestesista per ottenere un grado di sicurezza importante e permettere al chirurgo di occuparsi con la massima concentrazione del Suo caso. 

Le indicazioni fornite per il postoperatorio sono di fondamentale importanza per aumentare la percentuale di successo e un risultato finale soddisfacente. Le ricordiamo già da ora che i farmaci che Le verranno prescritti vanno assunti secondo lo schema terapeutico indicato, sia dal punto di vista del dosaggio che da quello della frequenza; anche diminuire il dosaggio di propria iniziativa può risultare controproducente. 

Ricordi di segnalare eventuali reazioni allergiche a farmaci e/o alimenti, uso di farmaci, abitudini di vita, malattie e/o interventi pregressi etc. Sono indicazioni importanti che ci permetteranno di assicurarLe un’esperienza sicura ed efficace.

Prima della procedura conoscerà l’anestesista che si occuperà di Lei. Avrà quindi la possibilità di chiarire gli aspetti che non Le sono chiari.

Grazie per la collaborazione.

 

 

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