Corso teorico e pratico assistenza in chirurgia orale e implantologia e tecniche di preparazione del pgrf.
Cremona 7 settembre
Relatori: Dr Marco Mozzati
In genere le urgenze sono rare ma possibili. Per poterle gestire in modo autonomo è importante che vi sia chiaro come funziona l’apparecchiatura che avete in bocca . Nel caso non riusciste a risolvere il problema, contattate lo studio per fissare un appuntamento nel più breve tempo possibile.
L’apparecchio è costituito da:
Le possibili urgenze sono:
E’ possibile che dopo l’applicazione dell’apparecchiatura e dopo gli appuntamenti di controllo i denti siano indolenziti ed avvertiate fastidio soprattutto quando si sfiorano. Nel caso vi siano stati prescritti dei farmaci, assumeteli in modo regolare. Adottate una dieta morbida ed effettuate sciacqui con acqua tiepida. In genere il fastidio raggiunge il picco il giorno successivo l’applicazione dell’apparecchiatura e passa dopo 2-3 giorni.
In genere il sanguinamento gengivale è dovuto ad un ristagno di placca.Spazzolate, passate il filo interdentale e lo spazzolino interprossimale, anche se le gengive dovessero sanguinare maggiormente. Deve essere rimosso ogni ristagno di cibo. Usate un gel a base di clorexidina.
Se dopo 2-3 gg il fastidio non dovesse passare contattate lo studio.
In pazienti predisposti, l’irritazione indotta dall’apparecchiatura può favorire la formazione di piccole ulcere od afte. Se vi accorgete che un’ulcera si è formata in corrispondenza di una parte pungente mettete della cera ortodontica sull’apparecchio. Prendete dalla confezione una quantità di cera pari ad un pisello ed ammorbiditela tra le dita. Fatela aderire bene all’apparecchio schiacciandola con decisione. Ricordate che l’ingestione accidentale della cera non è dannosa. Qualora il fastidio interferisse con la masticazione o la fonazione potete applicare dell’anestetico locale (Emla) con un cotton fioc oppure telefonare allo studio per prendere un appuntamento.
se la legatura è elastica cercate di riposizionarla con un pinzetta. Nel caso fosse una legatura metallica che si è spostata potete cercare di ripiegarla con il retro di un cucchiaio o di una matita dotata di gomma.
Se una banda dovesse scementarsi cercate di riposizionarla in sede ed evitate cibi appiccicosi. Appena possibile contattate lo studio in modo che possa essere adeguatamente riposizionata.
Gli attacchi sono posizionati sui denti con un adesivo che è programmato per resistere alle normali forse di masticazione. La masticazione di cibi particolarmente duri (croste di pane particolarmente dure, olive con il nocciolo, ciliegie, carote,finocchi, mele, castagne secche o troppo cotte, torrone, caramelle dure, cosce di pollo costine di maiale… ) possono determinare un loro distacco. Se l’attacco si dovesse muovere sull’arco ma non dovesse creare fastidio, non preoccupatevi ma informate appena possibile lo studio. Se l’attacco dovesse dare fastidio perché si è ruotato cercate di riportarlo in posizione corretta e consolidatelo con della cera o del filo interdentale all’attacco adiacente.
Ricordatevi comunque di avvisare sempre lo studio in modo che si possa predisporre il tempo adeguato.
in genere l’arco è tagliato della dimensione corretta e piegato in modo che non possa muoversi. Tuttavia se l’arco è ancora sottile è possibile che si sposti dalla sua posizione originaria e cominci a pungere. In questo caso potete posizionare della cera o cercare di tagliare l’arco con un tronchesino disinfettato con dell’alcool (quelli per le unghie funzionano abbastanza bene ma possono deformarsi, altrimenti è possibile reperire quelli per elettricista cha hanno la foggia simile a quella che usata in studio).
E’ molto rara ma può allarmare i genitori. Non preoccupatevi poiché le parti dell’apparecchiatura sono molto piccole e seguono il normale percorso digerente senza creare danni. E’ comunque consigliata una dieta ricca di pane, pasta e patate.
Un sistema che combina le proprietà della bassa frizione della tecnologia auto legante passiva basate sull’evidenza clinica all’estetica richiesta dai pazienti consapevoli dell’importanza della propria immagine. Il risultato è un dispositivo trasparente che supera le attese in termini di bellezza e funzionalità.
Il sistema Damon riduce fortemente la necessità di effettuare estrazioni, contrariamente alla meccanica tradizionale. Dato che il sistema Damon utilizza una forza legante più bassa, la resistenza alla frizione è minima, e questo a meno che le forze indesiderate sia in termini di entità sia di direzione.
Ciò facilita modalità di trattamento più efficienti. Di conseguenza è possibile offrire ai pazienti un trattamento rapido, confortevole e con un minor numero di appuntamenti.
Caso trattato in Studio dalla Dott.ssa M. Carioti:
-Anni 12
-Affollamento superiore e inferiore
-Posizione ectopica del 23
-Durata del caso: 1 anno
-Trattamento ortodontico fisso estetico con attacchi in zirconio
-Risoluzione del caso.
L’uso del protossido d’azoto come sedativo in ambito odontoiatrico è un metodo facile da usare, molto valido e in particolare in alcuni casi specifici, a norma di legge, ma nonostante ciò non è molto diffuso negli studi odontoiatrici italiani. Solo il 5-8% dei dentisti italiani ne fa uso contro il 60% degli Americani, il 45% degli Inglesi, il 30% degli Scandinavi, il 25% dei Giapponesi.
Secondo recenti studi la paura di andare dal dentista resta la seconda fobia fra le più frequenti nella popolazione, dopo la morte.
Un recente sondaggio in materia ha stabilito che il 15% delle persone fra i 16 ed i 34 anni di età prova un notevole stato d’ansia quando va dal dentista, le donne con il 18% manifestano un maggior stress rispetto ai maschi.
La paura dell’atto medico e sovente del dolore vero e proprio, nonostante l’utilizzo routinario di efficaci tecniche anestetiche, tengono da lontano dagli studi molti pazienti per una così severa forma di ansia che diventa Odontofobia.
Il controllo di questo tipo di stato ansioso attraverso la sedazione cosciente può portare benefici non solo al paziente ma a tutto lo studio odontoiatrico. Inoltre l’utilizzo del Protossido può arrivare a trasformare lo stato ansioso del paziente in un momento di piacevole relax.
L’Analgesia sedativa è la terapia che serve per eliminare ansia, paura stress, utilizzando una miscela composta da Ossigeno e Protossido d’Azoto in percentuali personalizzate.
I vantaggi dell’utilizzo di questa tecnica sono:
utilizzo di farmaci assolutamente sicuri e privi di effetti tossici (O2-N2O)
facilità di impiego
somministrazione per via inalatoria
rapida insorgenza ed altrettanto rapida scomparsa degli effetti desiderati.
Non invasiva, non dolorosa
non presenta controindicazioni
si può usare su tutti i pazienti
può essere usata ripetutamente e per molte ore di seguito
e’ utile per qualsiasi trattamento odontoiatrico.
Effetti della tecnica:
Agisce sul sistema nervoso centrale a livello talamico in zona limbica
non viene abolita ne la coscienza ne la conoscenza
paziente sempre “presente” e collaborante
riflessi tutelari, deglutizione, tosse inalterati e sempre presenti
paziente rilassato tranquillo
elimina il riflesso del vomito
innalza la soglia del dolore.
L’analgesia sedativa si ottiene somministrando al paziente una percentuale crescente di N2O fino ad ottenere una completa e soddisfacente sedazione. La dose di Protossido d’Azoto sufficiente e necessaria va ricercata empiricamente ed è diversa da paziente a paziente.La percentuale di Protossido ed Ossigeno così trovata si chiama “base line” e costituisce un punto di riferimento preciso per la sedazione di quel paziente.
L’analgesia sedativa serve a tutti: non c’è paziente, adulto o bambino, fobico od indifferente, tranquillo od agitato, pauroso o coraggioso che non ne possa trarre beneficio.
Al fobico perchè altrimenti difficilmente si lascerebbe curare.
Al bambino perchè non è facile renderlo collaborante.
Al portatore di handicap al quale si evita l’anestesia generale.
All’adulto che trova una soluzione definitiva e piacevole alle sue ansie.
Al dentista che può finalmente concentrarsi solo sul suo lavoro.
All’igienista che non si deve più preoccupare di avere un paziente sofferente.
Ai pazienti a rischio (cardiopatici, ipertesi, diabetici, epilettici) ai quali lo stress può essere il motivo scatenante della patologia fino alle conseguenze più gravi.
Infine l’uso del Protossido d’Azoto come analgesico in ambito odontoiatrico non presenta controindicazioni assolute ,gravidanza nei primi 3 mesi, gravi malattie bronco polmonari acute, impossibilità di respirare con il naso, interazione con farmaci ansiolitici.
Gentile signora/e,
oggi sarà sottoposta/o ad intervento chirurgico in condizioni di sedazione cosciente eseguita da un medico specialista in anestesia e rianimazione.
Tale tecnica permette di modificare leggermente la percezione del tempo e di avere un ricordo sfumato delle procedure messe in atto.
L’anestesia vera e propria è assicurata da un anestetico locale a varia diluizione (ciò dipende dall’intervento) della famigli,a che Lei avrà probabilmente già sperimentato in passato (ad esempio dal dentista). In realtà l’intervento potrebbe essere eseguito in anestesia locale “pura”. La sedazione permette di vivere l’intervento in maniera rilassata eliminando l’ansia che invariabilmente interviene in genere prima dell’intervento stesso.
Il livello di sedazione deve essere sufficiente e mai eccessivo per avere comunque una collaborazione da parte Sua. Da qui nasce il termine “sedazione cosciente” dove avremo diminuzione dell’ansia, minore stress, minore ricordo, in parole semplici maggiore confort.
Attraverso un piccolo ago endovenoso, Le verrà somministrata una benzodiazepina della nuova generazione prima dell’anestesia locale in modo da diminuire o annullare il fastidio che si può creare. Nel corso dell’intervento potranno essere somministrati boli subentranti di tale farmaco associati ad antinffiammatori-analgesici per iniziare precocemente il trattamento del dolore postoperatorio che in modo variabile potrebbe presentarsi dopo l’intervento.
Sia durante quest’ultimo che nell’immediato postoperatorio Lei sarà tenuta/o sotto sorveglianza da parte dell’anestesista per ottenere un grado di sicurezza importante e permettere al chirurgo di occuparsi con la massima concentrazione del Suo caso.
Le indicazioni fornite per il postoperatorio sono di fondamentale importanza per aumentare la percentuale di successo ed un ottimo risultato finale. Le ricordo già da ora che i farmaci che Le verranno prescritti vanno assunti secondo lo schema terapeutico indicato sia dal punto di vista del dosaggio che da quello della frequenza; anche diminuire il dosaggio di propria iniziativa può risultare controproducente.
Ricordi di segnalare eventuali reazioni allergiche a farmaci e/o alimenti, uso di farmaci, abitudini di vita, malattie e/o interventi pregressi ecc.
Prima della procedura conoscerà l’anestesista che si occuperà di Lei. Avrà quindi la possibilità di chiarire gli aspetti che non Le sono chiari.
La recessione gengivale si verifica sia nelle popolazioni con alti standard di igiene orale che nelle popolazioni con patologie parodontali risultanti da scarsa igiene orale. Benchè un’ampia varietà di fattori eziologici siano stati associati alla recessione gengivale, il suo trattamento è motivato principalmente da preoccupazioni di natura estetica e/0 da ipersensibilità della dentina vestibolare cervicale.
Negli ultimi anni c’è stato un cambiamento di direzione nella gestione terapeutica dei pazienti parzialmente edentuli verso un’accresciuta consapevolezza dell’importanza dell’estetica dentale. Benchè l’osso rimanga la struttura di sostegno del tessuto molle, la sua qualità e quantità attorno a denti e impianti sta acquistando progressivamente sempre più importanza.
Membrane di collagene suino, in determinati casi, sono la giusta alternativa all’innesto autologo di tessuto molle, portando benefici sia al paziente che al medico.
La tecnica dell’innesto con membrane/matrici di origine suina, può portare ad avere numerosi vantaggi:
Se le recessioni gengivali e le loro cause non vengono trattate, possono insorgere diversi problemi di salute orale:
Consigli per il periodo successivo all’intervento:
Per ridurre l’eventuale gonfiore effettuare impacchi freddi, senza premere.
In caso di dolore il Dottore può prescrivere un farmaco appropiato.
Evitare di assumere bevande calde, cibi caldi e alcolici per 3 giorni dopo l’intervento.
Nelle prime 4 settimane evitare di spazzolare, di passare il filo interdentale sul bordo gengivale e non masticare cibi duri.
Il fumo o un’igiene orale inadeguata possono ridurre sensibilmente il successo della terapia o addirittura causarne il fallimento.